(…immaginando Chiara d’Assisi in dialogo con Francesco)

Avevo celebrato quel cerchio
di belle stoviglie di cielo
pensando di ospitare l’ascolto
di un forte bisogno di vita,
di averti finalmente vicino.

Hai preso il tuo posto in quel centro,
obbedienza di umile parte,
per darmi risposta sommessa
di come potevi parlarmi.

La cenere tua sola parola,
il capo tuo solo respiro
per essere conforto ondeggiante
di sola e struggente fusione.

Creavi madrepore nuove,
un bosco incendiato di lembi,
coralli in respiro adorante
che forte ci univa in quell’onda.

Cresceva quel ricco fondale,
marino, di un bosco perenne
che a sfondo di notti più sole
lasciavi non solo al ricordo
ma al mio nuovo e ricco domani.

Francesco, corallo presente,
che spegni con perle il bisogno
e lasci conchiglie al mio spazio
… mi dài desideri di Fuoco
in acque placate di pena.